mercoledì 25 aprile 2012

Un burattino di nome Pinocchio


Siamo arrivati alla fine delle avventure del nostro Pinocchio!

Che ne pensate allora ragazzi? Si tratta solo di una favola per bambini?


Alcuni collegamenti agli argomenti trattati in classe:

1. Pinocchio figlio del Risorgimento italiano












2. La Firenze di Pinocchio. 
Se avete voglia di scoprire i luoghi presenti nel libro cliccate sull'immagine.

3. Le canzoni che abbiamo ascoltato in classe:

 

4. e infine la lista dei film su cui abbiamo lavorato:
a) Le avventure di Pinocchio, Luigi Comencini, 1972
b) Pinocchio di Walt Disney, 1940
c) Pinocchio di Roberto Benigni, 2002

domenica 22 aprile 2012

VIVA L'ITALIA

1. Ascoltate il panegirico di Roberto Benigni sui valori storico-culturali dell'Italia e rispondete oralmente alle domande..



- Quali personaggi e quali opere della cultura italiana ha citato Roberto Benigni in questo monologo) (musica, diritto, filosofia, letteratura, architettura, pittura)
- Siete d'accordo con lui? Dopo tanti mesi in Italia quali aspetti della storia e della cultura italiana apprezzate di più? e di meno?
- C'è un apetto della società americana che vorreste importare in Italia? Quale e perchè?

2. L'unità d'Italia.
Roberto Benigni afferma giustamente che "è nata prima la cultura della nazione italiana".
Cosa sapete dell'unità d'Italia? (cliccate QUI)
Conoscete l'inno nazionale italiano?
Il nostro inno  è stato composto da Goffredo Mameli nel 1847 dall’allora ventenne studente e patriota  genovese Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino, da un altro genovese Michele Navaro il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria.




Lavoriamo sul significato del testo (QUI)

3.attualità
Mameli voleva che gli italiani fossero fratelli.
Cosa significa secondo voi?
Credete che gli italiani si sentano tutti appartenenti ad un'unica nazione?
Leggete questo articolo sulle polemiche della Lega Nord sull'inno nazionale. Cosa ne pensate?



 

mercoledì 18 aprile 2012

L'infinito di Giacomo Leopardi secondo noi...

...POST IN COSTRUZIONE...

Videopoesia di Amy e Stephanie



Videopoesia di Kathrina e Jonathan



Videopoesia di Rose e Gian

martedì 17 aprile 2012

Giacomo Leopardi: il dolore dell'amore e del dolore


1) Prima di conoscere meglio la figura di Giacomo Leopardi ricordiamo velocemente alcuni importanti avvenimenti storici successi in quel periodo.
Divisi in 5 gruppi facciamo un GIOCO:
- ecco una serie di date: 1776, 1789, 1796, 1800, 1804, 1814, 1844, 1845, 1854, 1861.
- e una serie di avvenimenti storici:
congresso di Vienna e inizio Restaurazione;
proclamazione del Regno d'italia;
Alessandro Volta inventa la pila;
dichiarazione di indipendenza americana;
la prima locomotiva a vapore di Watt;
Morse brevetta il telegrafo elettrico;
Napoleone si autoincorona imperatore dei francesi;
rivoluzione francese;

Meucci studia un collegamento telefonico;
Texas unito agli Stati Uniti.


Riuscite a collegarli il più velocemente possibile costruendo delle frasi complete?
Pronti? VIA!
2) L'evoluzione e modernizzazione della società settecentesca provocate da questi importanti avvenimenti storici naturalmente sono alla base delle nuove idee e preoccupazioni degli intellettuali del tempo.
Ascoltate questa video-lezione sul romanticismo e Giacomo Leopardi completando il testo su fotocopia con le espressioni mancanti.



2. osservatete i seguenti dipinti.
a) Quali sensazioni vi suscitano?
b) Quali elementi carattteristici del Romanticismo riuscite a scorgervi?

La libertà guida il popolo, E.Delacroix

Il bacio, F.Hayez
Viandante sul mare di nebbia, C.D.Friedrich

3) L'infinito di Giacomo Leopardi
Ecco la poesia recitata dal famoso attore Vittorio Gassman:
ùE il manoscritto!
4) qualche informazione in più...
Se volte approfondire ecco i link ad alcuni siti interessanti:
per il romanticismo cliccate qui
per il pensiero filosofico di Leopardi qui

lunedì 16 aprile 2012

Al Teatro della Pergola!


Dopo aver parlato del teatro rinascimentale, attraverso la commedia di Niccolò Machiavelli, La Mandragola, e aver giocato con i personaggi della Commedia dell'Arte eccoci, con la classe di livello 4, alla scoperta dei segreti del primo teatro "all'italiana": l'antico Teatro della Pergola di Firenze risalente al 1656.

nella stanza dei macchinisti

il vecchio sistema antincendio
la sedia di Giuseppe Verdi

Primo esperimento del telefono di Meucci

In platea

Come venivano riprodotti i suoni  della natura durante uno spettacolo prima della tecnologia digitale?  

domenica 15 aprile 2012

Agli Uffizi: da Poliziano a Botticelli!



-99-
Nel tempestoso Egeo in grembo a Teti
si vede il frusto genitale accolto,
sotto diverso volger di pianeti
errar per l'onde in bianca schiuma avolto;
e drento nata in atti vaghi e lieti
una donzella non con uman volto,
da zefiri lascivi spinta a proda,
gir sovra un nicchio, e par che 'l cel ne goda.

-100-
Vera la schiuma e vero il mar diresti,
e vero il nicchio e ver soffiar di venti;
la dea negli occhi folgorar vedresti,
e 'l cel riderli a torno e gli elementi;
l'Ore premer l'arena in bianche vesti,
l'aura incresparle e crin distesi e lenti;
non una, non diversa esser lor faccia,
come par ch'a sorelle ben confaccia.
(Stanze per la giostra, I)
Le figure femminili e il paesaggio primaverile di Poliziano hanno stretti rapporti con la rappresentazione degli stessi temi in Botticelli.
Nelle Stanze per la giostra ritorna il motivo figurativo della donna posta al centro di una natura riccamente fiorita, ma compare anche quello dell’amore di Venere e Marte, alla fine del libro I.
Esso attrae anche Botticelli che lo rappresenta in un dipinto del 1483. Botticelli ha probabilmente anche lasciato un ritratto di Simonetta Cattaneo, amata da Giuliano de’Medici e protagonista delle Stanze per la giostra. Infine Botticelli si è ispirato a un altro passo delle Stanze (libro I, stanze 99 e 100) per la sua Nascita di Venere.

Martedì 12 aprile siamo stati alla Galleria degli Uffizi e abbiamo osservato gli affreschi di Botticelli alla luce delle considerazioni fatte in classe sulla corte di Lorenzo de'Medici e le analisi su Il trionfo di Bacco e Arianna e Le Stanze per la giostra (cliccare QUI per l'attività).
Eccoci a lavoro!

Considerazioni di Rose:
Le opere di Poliziano si concentrano sulla bellezza della natura e la splendore della gioventù. Quando ho visto sia la Primavera e la Nascita di Venere di Botticelli, non ho potuto fare a meno di notare la somiglianza alla scrittura di Poliziano. Entrambi i dipinti di Botticelli si basano sui temi della natura, della gioventù, della bellezza, e dell’armonia. “I’ mi trovai, fanciulle, un bel mattino” paragona la bellezza della rosa ad una donna. Questo mi ha fatto pensare alla Primavera. La donna nella Primavera è vestita di un vestito di rose con una corona intorno alla testa, mentre balla nel baldacchino di alberi. Sia per inscritto che in pittura, i temi invocano gli stessi pensieri. Durante il Rinascimento, l’umanesimo ha dato alla luce agli artisti e gli scrittori che hanno elogiato la forma umana e la sua capacita di godere la bellezza della natura e la gioia.

lunedì 9 aprile 2012

Carpe diem?!

Quant'è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perchè 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.[...]

é un brano tratto dal più famoso dei Canti Carnevaleschi (canzoni a ballo composte per allietare le feste di Carnevale) di Lorenzo De Medici ed è un coro libero e festante quasi la voce di un’epoca ,espressione di motivi comuni e diffusi nella società del suo tempo. Questo componimento, scritto in occasione del Carnevale del 1490, descrive il trionfo di un carro mascherato, quello di Bacco, accompagnato dal suo seguito: Arianna, ninfe e satiri. Da un lato i motivi mitologici e classici : Bacco e Arianna innamorati l’uno dell’altro, i selvaggi satiretti che tendono agguati alle ninfe,Mida con la sua avidità e cupidigia, che sfilano in una bizzarra mascherata, dall’altro quel lieve rimpianto per la fuggevolezza della gioventù da cui deriva l’invito a godere di ogni ora che passa.

1. conversazione

Il messaggio di Lorenzo de'Medici è che dal momento che quello che deve accadere è inevitabile che accada bisogna cogliere e godere le gioie del presente, perchè solo il presente è dato all’uomo di conoscere. E' un tema che riconduce alla filosofia del Carpe diem di Orazio.
a) Siete d'accordo con questa filosofia di vita?
b) Vi è mai capitato di “cogliere l’attimo”, cioè di fare qualcosa senza pensare troppo alle conseguenze perché la ritenevate una cosa importante, perché avevate paura che non si ripresentasse l’occasione? È stata una cosa “coraggiosa”, che vi ha fatto crescere, o una cosa sciocca, poco cauta, che non rifaresti? Raccontate la vostra esperienza.
c) Secondo voi nella società moderna, anche a causa della crisi, è meglio vivere alla giornata o pensare sempre al proprio futuro?
2. "Vivo alla giornata" i giovani neet su MTV.
Gli ultimi dati statistici fotografano una realtà preoccupante: in Italia c'è un esercito di ragazzi che non hanno un presente e rischiano di non riuscire a costruirsi un futuro. (QUI l'articolo letto in classe).
Guardate il seguente video:



Cosa ne pensate?
Credete che le cause siano da ricercarsi nella crisi economica o ritenete che certe realtà dipendano anche da altri fattori?

3. per saperne di più...
sulla dicoccupazione dei giovani italiani cliccate QUI
sulla nuova riforma del lavoro e il precariato QUI

lunedì 2 aprile 2012

Un giorno da studenti universitari italiani.

Dopo aver seguito la lezione del Professor Marchi su Federigo Tozzi, eccoci tutti alla scoperta del mondo universitario italiano nella facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze.

Interviste sulla lingua italiana

Dopo aver parlato a lungo delle varietà diatopiche, diacroniche e diafasiche della lingua italiana ed avere intervistato alcuni italiani a riguardo ecco i vostri commenti:
Stephanie:
Oggi ho intervistato un cameriere in un ristorante a Sorrento. Mia sorella e io stavamo facendo un giro per la citta' quando abbiamo visto un insegna che ci ha fatto fermare. L'insegna fuori del ristorante ha detto due frasi: un frase in italiano (Possa morire fulminato colui a cui non piace il buono), e l'altra in dialetto (Puozza muri' e truono a chi nun piace o bbuono). Poi, considerando che avevamo gia' fame, abbiamo deciso a entrare. Dopo aver notato che il ristorante era vuoto, ho chiesto al cameriere se potessi chiedergli qualche domanda. Ha detto di si, e poi si è seduto alla nostra tavola e ha cominciato l'intervista. Prima, gli ho chiesto quali sono le differenze tra il dialetto parlato a Sorrento e la lingua italiana 'standard.' Mi ha detto che il dialetto nativo di Sorrento e' quello di Napoli, ragion per cui il nome in dialetto e' "Surriento." Inoltre, dopo avergli fatto sapere che vivo a Firenze, ha cominciato a prendere in giro il dialetto toscano; e ha riso sul modo in cui i toscani dicono 'Coca Cola.' Quando lui ha dovuto aiutare un altro cliente, e' andato via ma dopo, e' tornato con una collega. Loro hanno parlato in dialetto e ci hanno chiesto se fossimo riuscite a capire quello che ci avevano raccontato. Abbiamo capito un po', ma sopratutto (e dopo quest'esperienza), ho notato che i dialetti sono tanto differenti dalla lingua italiana. Ho sentito molto il dialetto romano, o romanesco, quando ero a Roma, ma non ho mai notato finora che i dialetti sono tanto diversi, cosi' che sono quasi lingue completamente diverse. Ho anche allegato una foto dell'insegna, ma ero timida a chiedere al cameriere di fare una foto insieme.

La commedia umana di Boccaccio: il "Decameron"

« Comincia il libro chiamato Decameron, cognominato Prencipe Galeotto, nel quale si contengono cento novelle in dieci dì dette da sette donne e da tre giovani uomini. »
(G. Boccaccio, Decamerone, incipit proemio)
È considerata, nel contesto del Trecento europeo, una delle opere più importanti della letteratura, fondatrice della letteratura in prosa in volgare italiano. Ebbe larghissima influenza non solo nella letteratura italiana ed europea (si pensi solo alle Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer), ma anche nelle lettere future, ispirando l'ideale di vita edonistica e dedicata al piacere ed al culto del viver sereno tipici della cultura umanista e rinascimentale.

1) Guardate questa video-lezione sulla struttra e i principali temi contenunti nel Decameron e prendete appunti sulle informazioni principali:



L'importanza del Decameron per la prosa italiana è accentuata dal fatto che, a differenza di quanto era accaduto nella poesia, la prosa trecentesca non era ancora stabilizzata in una tradizione salda.

Nella tradizione italiana la prosa di Boccaccio assunse una funzione egemonica specialmente quando, nel Cinquecento, teorici e grammatici la indicarono come modello di riferimento.
2) Dopo aver lavorato sulla struttura narrativa della novella della quinta giornata Federigo degli Alberighi procediamo, allora, ad un'analisi linguistica.
In coppia individuate i seguenti fenomeni linguistici caratteristici della prosa boccaccesca (da riga 90 a 130).
- inversione tra ausiliare e participio;
- apocopi, sincopi e aferesi;
- posizione dei pronomi atoni;
- verbo in posizione finale nella frase;
- relativi in posizione iniziale;
- dislocazione: inversione del regolare ordine delle parole;
- uso abbondante di gerundio e participio.

3) Qualche informazione in più...
Se volete approfondire la vostra conoscenza su Boccaccio e il Decameron cliccate qui.

4) Ricordate che abbiamo parlato del Decameron girato da Pier Paolo Pasolini nel 1970 ispirandosi alle novelle di Boccaccio? Per maggiori informazioni cliccate qui.