mercoledì 21 marzo 2012

Il viaggio in Paradiso...

Alla fine del Purgatorio, Dante ormai in cima alla montagna, davanti alle porte del Paradiso, scrive:
Io ritornai da la santissima onda
rifatto sì come piante novelle
rinnovellate di novella fronda,
puro e disposto a salire a le stelle.
(Purgatorio XXXIII, 142-145)

Proviamo a parafrasare insieme questi versi.

Nel Paradiso Dante sarà guidato attraverso i nove cieli verso la Rosa dei Beati e la contemplazione di Dio dall’anima della sua amata Beatrice Portinari.

Mentre l'Inferno ed il Purgatorio sono luoghi presenti sulla terra, il Paradiso è un mondo immateriale, etereo, diviso in nove cieli: i primi sette prendono il nome dai pianeti del sistema solare (nell'ordine Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno), gli ultimi due sono costituiti dalla sfera delle stelle fisse e dal Primo mobile, quest’ultimo origine del movimento e del tempo universale (sempre seguendo la visione aristotelica dell’universo di Tommaso d’Aquino).

Il tutto è contenuto nell'Empireo che Dante fa descrivere a Beatrice così:

Noi siamo usciti fore
del maggior corpo al ciel ch’è pura luce:
luce intellettual, piena d’amore;
amor di vero ben, pien di letizia;
letizia che trascende ogne dolzore.
Qui vederai l’una e l’altra milizia
di paradiso, e l’una in quelli aspetti
che tu vedrai a l’ultima giustizia.

(Paradiso XXX, 38-45)
Provate voi a parafrasare questi versi.
Analizzate le parole e il loro ordine. Quale figura metrica e presente?

Il rapporto tra Dante e i beati è molto diverso rispetto a quello che il poeta ha avuto coi dannati e i penitenti: tutte le anime del Paradiso contemplano direttamente Dio dalla Rosa Mistica, ultima tappa a cui arriva Dante nel suo grande viaggio spirituale.

All'ingresso nel Paradiso terrestre, Virgilio, che secondo l'interpretazione figurale rappresenta la Ragione, scompare (già al XXX canto del Purgatorio), ed al suo posto compare Beatrice, raffigurante la Teologia. Ciò simboleggia l'impossibilità per l'uomo di giungere a Dio per il solo mezzo della ragione umana: sono necessari uno scarto intuitivo e un diverso livello di "ragione divina" (ossia di verità illuminata), rappresentati appunto dall'accompagnatrice.

Successivamente, a Dante si affiancherà una nuova guida: Beatrice lascia maggiore spazio a Bernardo di Chiaravalle, pur restando presente e pregando per il poeta nel momento dell'invocazione finale del santo alla Madonna fino alla contemplazione di Dio:


Qual è 'l geomètra che tutto s'affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio ond'elli indige,

tal era io a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l'imago al cerchio e come vi s'indova;

ma non eran da ciò le proprie penne:
se non che la mia mente fu percossa
da un fulgore in che sua voglia venne.

A l'alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,
l'amor che move il sole e l'altre stelle.


Sono i versi finali della Divina Commedia!
Che sensazione ha Dante di fronte alla luce di Dio?
Con quale parola termina questa cantica? E quelle precedenti? Perchè secondo voi?


2) E ora siete pronti per un esercizio di analisi e commento di un canto della Divina Commedia.

In coppia commentate il canto distribuito da Simona (min.200parole) seguendo queste linee guida:

1) collocare il canto all’interno della Divina Commedia e della relativa cantica;
2) scrivere un breve riassunto della vicenda e mettere in evidenza i temi della narrazione;
3) illustrare l’ambiente;
4) parlare dei personaggi, quali valori esprimono; con quali caratteristiche vengono presentati quali relazioni hanno con Dante;
5) prendere in esame il tipo di linguaggio e lo stile usati dall’autore;
6) chiarire le sensazioni provate da Dante e il messaggio che desidera trasmettere.


3) Qualche informazione in più:
Se volete approfondire la struttura del Paradiso e dei suoi cieli cliccate qui.

martedì 20 marzo 2012

Tutti a CASA di DANTE!

Alla scoperta dei luoghi di Dante!

Davanti la chiesa di Santa Margherita, conosciuta come Chiesa di Dante, dove il poeta ha conosciuto Beatrice e ha sposato Gemma Donati, proclamiamo i versi dedicati al suo amore spirituale:

E poi una caccia alla misteriosa immagine del profilo di Dante scolpito nella pietra.

E finalmente nella Casa Museo di Dante Alighieri per ricordare alcuni importanti avvenimenti della sua vita e di Firenze nel XIII e XIV secolo.




Per ridere un po' in terzine.

Maurizio Lastrico, un comico di Genova, negli ultimi anni è diventato molto famoso per le sue divertenti storie narrate secondo le scelte stilistiche di Dante nella sua Divina Commedia. Tutti riconoscono le terzine di endecasillabi e alcune caratteristiche lessicali e grammaticali della lingua del Sommo Poeta.
L'alcol test:

Per il testo cliccate QUI.

lunedì 19 marzo 2012

Roberto Benigni legge Dante: l'attualità della Divina Commedia

Dal 2006 Roberto Benigni si è impegnato come lettore, interprete a memoria e commentatore della Divina Commedia con uno spettacolo teatrale portato sulle scene di moltissime città europee e non solo e ricevendo moltissimi consensi di pubblico e critica.
1. L'anno scorso è intervenuto al Parlamento europeo a Bruxelles con una lectio dantis del XXVI canto dell'Inferno.
- Perchè secondo voi Benigni ha scelto proprio questo canto?
- Cosa accomuna Ulisse ai nostri rappresentanti politici?

1. Ascoltiamo la lettura di Benigni:



Ha concluso poi il suo intervento con un riferimento ad un forte tema di attualità:
"Alla Grecia dobbiamo tanto, è arrivato il momento di ricompensare il suo popolo". Parlando di filosofia, "che abbiamo ricevuto tutta dall’antica Grecia", Benigni torna sull’attualità del piano di aiuti Ue ad Atene che in tanti in Europa stavano contestando. "Vorrei vedere ognuno di noi versare un euro al giorno per tutto quello che la civiltà greca ha significato per noi nel passato".

2. IN COPPIA rispondete oralmente alle seguenti domande:
1) Benigni dice che il mondo occidentale ha un debito con la Grecia, siete d’accordo?
2) Cosa sapete dell'attuale crisi economica in Grecia? (clicca QUI)
3) Quali sono le conseguenze della critica economica mondiale su chi si riflettono maggiormente?
4) Nella vita pratica in cosa è cambiata di più la vita?
5) Pensate che l’era consumistica stia finendo?
6) Quali sono le maggiori differenze nella vita pratica di una famiglia oggi e alcuni anni fa?
7) Pensate che la crisi economica abbia effetti più evidenti in Italia o negli Stati Uniti? Perchè?
8) Guardate questo video. com'è cambiata la vita degli italiani?

3. PURGATORIO, VI

Leggendo il sesto canto del Purgatorio, il più politico dei canti della Commedia, per la Biennale della Democrazia a Torino, Benigni paragona la visione dantesca dell'Italia dell'epoca con i problemi dell'Italia attuale facendo riferimento alla corruzione e la disgregazione dei partiti.

Ascoltate dal minuto 4:16:

Cosa rimprovereste oggi alla vostra Patria e all'Italia?
Qual è il modello sociale ideale secondo voi?
Pensate che l'Italia sia un Paese corrotto?

sabato 17 marzo 2012

Dante nell'arte.


La Cappella Strozzi di Mantova è la cappella alla testa del transetto sinistro della basilica di Santa Maria Novella a Firenze. La cappella è sopraelevata e posta in maniera simmetrica rispetto alla Cappella Rucellai. Venne affrescata da Nardo di Cione con un Giudizio Universale, Inferno, Purgatorio e Paradiso dal 1351 al 1357.

Sulle pareti sono raffigurati i regni dei cieli strutturati secondo la visione della Divina Commedia di Dante. Così sulla parete di destra sono riprodotti, il Purgatorio (in alto) e l’Inferno (in basso), mentre sulla parete di sinistra è rappresentato il Paradiso, in cui i ritratti di santi si sussuegono in continue file parallele. Sulla parete di fondo si trova la rappresentazione del Giudizio Universale dove, tra gli altri, è facilmente individuabile in alto a sinistra il ritratto di Dante.


Allora via! Tutti a contemplare questi magnifici affreschi!
E se volete maggiori dettagli cliccate
QUI!

venerdì 16 marzo 2012

La lingua italiana da oggi a Dante.

Un percorso a ritroso nella lingua italiana:
Prima di analizzare l'italiano di Dante e il suo parere sul volgare del XIV secolo, vediamo com'è divisa dialettalmente l'Italia di oggi:


1) In questo video un famoso comico italiano imita, molto ironicamente, i dialetti italiani.
Enrico Brignano - Zelig - I DIALETTI.

- Volete sapere come si dice una parola italiana in un dialetto? Cliccate qui e buona ricerca!

2) Osservate come Dante divideva l'italia in base alle varietà di volgare parlate:


Pensate che ci siano delle analogie con la situazione attuale?


Già nei primi anni del 1300 nel suo De Vulgari Eloquentia Dante Alighieri, considerato il padre della lingua italiana, affrontò il tema della lingua volgare andando alla ricerca della parlata più adatta da essere usata al posto del latino.

Leggete il brano sulla vostra dispensa e se volete leggere altri passi tratti da De vulgari eloquentia (naturalmente tradotti in italiano) cliccate qui.

3) Evoluzione della lingua italiana.

a) Leggiamo uno dei più noti sonetti danteschi tratti dalla "Vita Nova": "Tanto gentile e onesta pare..."
A leggere questo sonetto non sembrerebbero passati così tanti secoli, la lingua di Dante risulta abbastanza vicina a quella odierna!
Riuscite a capire il significato di tutte le parole?



b)Paragoniamo questo sonetto ad alcuni versi dei "Canterbury Tales", di Geoffrey Chaucer, l'opera di riferimento dell'inglese medievale (middle english).
Quale lingua è cambiata di più? Perchè secondo voi?

c) Ma in realtà alcuni vocaboli usati da Dante nel sonetto che abbiamo letto appaiono con un'accezione diversa da quella moderna.
GIOCHIAMO CON IL VOCABOLARIO!
Provate voi, con l'aiuto dei dizionari d'uso ed etimologici (qui, qui, qui) a scoprire il significato attribuito da Dante alle parole "gentile" "onesta" "pare" "donna". Avete cinque minuti. Buon lavoro!

4) e ora tocca a voi!
RICERCA SULLA LINGUA ITALIANA: divisi in COPPIE scopriamo come è evoluta la nostra lingua dal XIII secolo ad oggi. (clicca QUI)
1° gruppo: Piccola storia della lingua italiana (considerando il ruolo di Dante da un punto di vista teorico e stilistico).
2° gruppo: Il linguaggio giovanile. (espressioni e modi di dire dei giovani di oggi. Quali sono le loro origini e in quali zone di Italia vengono usati) qui e qui e qui
3° gruppo: L’italiano contemporaneo (lingue e dialetti parlati in Italia)
Entro lunedì 26 marzo preparate una piccola presentazione per la classe

lunedì 12 marzo 2012

Benvenuti al sud!|

In settimana abbiamo scoperto il significato di alcune parole in dialetto siciliano analizzando il gergo della mafia e lavorando sui gialli di Andrea Camilleri.
Quanto sono diversi i dialetti e gli accenti delle diverse regioni italiane lo scopriremo la prossima settimana ma intanto potete ridere un po' guardando una divertentissima commedia del 2010
che gioca sui pregiudizi e stereotipi lombardi e napoletani e in cui si parla molto il dialetto.
1. il dialetto nel film
In questa scena il nuovo responsabile milanese dell'ufficio postale trasferitosi per lavoro in un paesino in provincia di Napoli prova ad mparare alcune parole in dialetto napoletano.
In quest'altra comica scena Alberto scopre le diverse abitudini dei cittadini di Castellabate.
2. Il trailer e la trama

Per la TRAMA cliccate QUI.

3. per saperne di più!
Sapevate che il film è un remake del film francese del 2008 Giù al nord ('Bienvenue chez le Ch'tis')?


Allora tutti ad Accent mercoledì 14 alle 17:00!